Non paghi di aver fatto al mondo di Eupalla il più bel regalo del secolo, anziché tacere, come sarebbe buono e giusto dopo la guanofigura planetaria di ieri, i biancoladri continuano a secernere endorfine a pro altrui, vomitando il risentimento sordo e frustrato tipico dei mafiosi (rappresentati dei quali, non a caso, ospitano volentieri in tribuna e in curva) quando, abituati a farla franca, si ritrovano sbalorditi nel posto per loro più appropriato, ovverosia in gabbia.
I poveretti, nel tentativo di riprendersi dallo choc di una stagione fallimentare nonostante il var (Vinceremo Ancora Rubando), provano a tirar fuori la panzana dell’orgoglio rubentino (sono ladro e me ne vanto), senza accorgersi dell’orgasmo ininterrotto che provocano alla comunità degli onesti tutta.
Grazie di esistere, mille di questi giorni!