In Toscana hanno votato appena un terzo degli iscritti e meno di 50 “collaboratori”. Risultato: conferma della modestissima rappresentatività del sindacato, nomina “oligarchica” dei delegati al congresso dell’Fnsi e, peggio di tutto, mancato raggiungimento del quorum per l’approvazione del nuovo statuto, una sorta di ultima spiaggia. Una Caporetto professionale anche per chi, come me, non è più socio.

Saranno in molti a non crederci, pensando che io sia a priori un critico “ideologico” del sindacato dei giornalisti, ma sbagliano: sono invece davvero addolorato per lo scarso successo della tornata elettorale di domenica e lunedì scorsi, quando in Assostampa toscana si sono svolte le elezioni dei delegati al prossimo congresso dell’Fnsi e per l’approvazione del nuovo statuto.
Sono addolorato sia perché sono il primo, e non da ora (ancorché non più socio), a rendermi conto che la crisi dell’Ast è lo specchio della profonda, forse irreversibile crisi della professione; sia perché lì militano, sbattendosi gratuitamente per la causa (come del resto nell’Ordine), anche fior di stimabilissimi colleghi ed amici.
Ferme le mie congratulazioni sincere agli eletti (elencati nel comunicato in calce), la realtà va però guardata in faccia.
E la realtà dice questo: appena 375 giornalisti hanno votato. Meno di un decimo degli aventi diritto. Non sono molto aggiornato sulla consistenza della popolazione giornalistica della Toscana, ma a occhio e croce i colleghi iscritti all’albo dovrebbero essere circa 5mila e quelli all’Ast circa mille. Già questo dimostra come il sindacato non sia troppo rappresentativo. Se poi appena un terzo di questo si reca alle urne, ciò vuol dire che i delegati sindacali (i quali, essendo il sindacato “unico”, rappresentano indirettamente ma fatalmente anche i non iscritti) sono espressione di appena il 6% dei giornalisti toscani.
Ditemi voi se tutto questo non è assurdo.
A rendere drammatico il dato contribuiscono poi i parziali: dei 375 votanti, 328 erano professionali (cioè pensionati, contrattualizzati, qualche precario e rari freelance “professionisti”) e appena 47 collaboratori. Praticamente nessuno dei circa 4mila pubblicisti toscani. E lasciamo perdere se mentre l’OdG distingue tra “professionisti” e “pubblicisti”, l’Fnsi distingue invece più giustamente, in base al reddito, tra “professionali” e “collaboratori”, con la conseguenza che le categorie non combaciano perfettamente, rendendo più complicata l’interpretazione del voto.
Questa è stata una diserzione vera e propria il cui significato andrebbe accolto con realismo e (come mi pare di capire da alcuni commenti) rassegnazione.
E le conseguenze sono state ancora più gravi di quello che potrebbero apparire. Perché se da un lato la scelta dei delegati al congresso Fnsi lascia – ammettiamolo – più o meno il tempo che trova, la scarsissima partecipazione al voto ha provocato un danno ben più grave: il mancato raggiungimento del quorum per l’approvazione del nuovo statuto dell’Ast, un passo importantissimo (vogliamo chiamarlo con suo nome: un’ultima spiaggia?), decisivo, che tardivamente giungeva, ma comunque giungeva, al traguardo, lasciando intravedere qualche spiraglio di futuro che adesso sembra francamente scomparso.
Che altro dire?
Forse nulla. Forse tutto è stato già detto. Forse chiunque, anche i colleghi più ingenui, o miopi, o ottimisti, o ipocriti, o cointeressati, si è accorto che questa è una sorta di caduta di Saigon.
Cosa succederà adesso, non lo so. Probabilmente resterà tutto come prima: un Titanic che affonda, trascinando con sé quasi tutti i passeggeri mentre una cieca o sorda o inconsapevole minoranza balla il valzer.
Scenderemo nel gorgo (muti o parlanti no farà molta differenza).

Ecco il comunicato diffuso oggi dall’Assostampa Toscana.

Elezioni AST
Nei giorni 5 e 6 dicembre 2010 si sono tenute le votazioni per eleggere i delegati toscani al XXVI Congresso nazionale della FNSI. Nei 14 seggi allestiti in Toscana hanno votato 328 giornalisti professionali e 47 giornalisti collaboratori. Questi gli eletti.
Professionali
Lista 1 – Giornalisti Insieme 138 voti (5): Bennucci Sandro 113 voti, Manzotti Michele 61, Fabbri Stefano 57, Vanni Pierandrea 53, Paoli Luigi 44.
Lista 2 _ Nuova professione 177 voti (6): Ciampi Paolo 133 voti, Aterini Lucia 94, Poli Simona 87, Fatucchi Marzio 82, Mori Paolo 80, Lozito Cristiano 76.
Schede bianche 9, schede nulle 4
Collaboratori
Lista 1 _ Giornalisti Insieme 19 voti (1): Contrafatto Claudio 11 voti.
Lista 2 _ Nuova professione 23 voti (2): Bisogni Nazzareno 19 voti, Mascalchi Lucia 9.
Schede bianche 1, schede nulle 4
Negli stessi giorni si è votato anche il referendum per modificare lo Statuto dell’Associazione Stampa Toscana. Il quorum necessario non è però stato raggiunto.