Con buona pace dei menagrami, siamo partiti: da Monforte a Clavesana, 29 km. Pioggia: (quasi) zero. Poi cena alle Surie e 11 portate di fritto piemontese. Scoop finale: il Dogliani 2012 e il Clou 2011 di Clavesana si sono beccati oro e argento da Decanter!
Non credo che sia vero. Spero che non sia vero. Mi auguro che non sia vero.
Certo, potrebbe essere un caso, ma proprio un caso, che l’articolo della rubrica IGP di ieri (qui), di Carlo Macchi, fosse ambientato in Langa. E non sotto una normale “pioggia doc“, ma addirittura “docg riserva”. E potrebbe non essere un caso che il pellegrino mancato Macchi si trovasse a pochi km da noi ad assaggiare vini. E che le previsioni meteo prevedessero acqua a catinelle, con tanto di temute alluvioni.
No, perchè è bene che sappiate che, con buona pace di ogni aruspice, ieri mattina alle 9.30 non solo i pellegrini artusiani (qui), ancora storditi per la memorabile cena della sera prima (bevuti, oltre ai Barolo 2007, 2008 e 2009 di Cascina Amalia, un Conterno 1964!), sono partiti per la prima tappa: quasi 29 km, da lì, presso Monforte d’Alba, a San Martino di Clavesana.
Ma che della temuta pioggia ne hanno trovata poca e che, all’arrivo, hanno perfino visto qualche timido raggio di sole ad illuminare una campagna verdissima e cangiante.
Superati di slancio Dogliani, Belvedere Langhe, le Surie dalle dolci reminiscenze (qui), salite comprese. Pausa pranzo assai saporita e molto poco frugale accanto allo scoppiettante caminetto di Mauro Raviola, produttore di Dolcetto e vicepresidente di Clavesana.
Poi champagne di aperitivo all’Agriturismo San Martino, gran bel posto devo dire (qui), e risalita (in pulmino, però) alla scuola delle Surie, con cena artusiana organizzata da Clavesana (per il menu vedere qui) con undici, anzichè le nove annunciate, portate di fritto alla piemontese cucinate dallo specialista Mauro Schellino della Trattoria del Peso. Vale la pena di enunciarle tutte (sull’ordine non garantisco): salvia, zucchine, costina di agnello, cotoletta alla milanese, cavolfiore, finocchio, semolino, mela, amaretto, salsiccia e prugna. Fuori menu: memorabile latte alla portoghese con trito di nocciole.
Non so se mi spiego.
E alla fine, a sorpresa, il direttore di Clavesana, Anna Bracco, ha annunciato “ufficiosamente” (come se non sapesse di aver davanti dei giornalisti) che la prestigiosa rivista britannica Decanter ha attribuito la medaglia d’oro al loro Dogliani 2012 e quella d’Argento al “Clou”, il loro Dogliani superiore.
Oggi da San Martino a Clavesana, Carrù e oasi Lipu con arrivo, cena artusiana e pernotto al Monastero di San Biagio: 25 km.
Su FB e compagnia foto e commenti fioccheranno.