Ecco, in esclusiva per www.alta-fedelta.info, l’elenco delle finalità e degli scopi del “Comitato spontaneo agricoltori e allevatori toscani e del centro Italia”.
FINALITA’ E SCOPI DEL COMITATO
Le finalità del Comitato sono:
1. che venga dichiarata dal Governo Nazionale la crisi socio-economica delle aziende agro-zootecniche toscane e del Centro Italia perché possano essere assunti provvedimenti straordinari anche in deroga alle vigenti regole comunitarie e perché venga istituita una unità di crisi per l’agricoltura formata dal Governo, dalla Conferenza Stato Regioni e dai rappresentanti degli Enti Locali;
2. che, per l’effetto, il Governo Nazionale ed i Governi Regionali stanzino urgentemente, con i più appropriati e celeri provvedimenti – come sta già accadendo in altri Paesi della UE (in testa, Francia, Germania, Grecia e Spagna) – , risorse finanziarie ed economiche aggiuntive, di pronta fruizione, per far fronte alla prima causa di indebitamento e chiusura delle aziende quale è la ormai annosa mancanza di reddito delle imprese;
3. che si predisponga e si realizzi, anche di concerto con le Istituzioni Comunitarie, un piano urgente di tutela e di rilancio sul mercato di tutte le produzioni mediterranee con l’obiettivo primario di restituire stabilmente reddito alle aziende, diritti, dignità e giusta remunerazione a tutti gli operatori del settore;
4. che si predisponga e si realizzi, del pari, con le modalità sopra accennate, un più efficace e partecipato sistema di sicurezza alimentare a tutela della Salute del Consumatore;
5. che si sblocchino urgentemente, anche con le più opportune cauzioni, le procedure di pagamento degli ordinari aiuti comunitari relativi ad annate agrarie pregresse;
6. che si dichiari la moratoria di tutte le procedure esecutive prendenti in danno delle aziende agricole con contestuale divieto, per i creditori, di intraprenderne di nuove, postergando il pagamento della sorte dovuta per il tempo necessario a superare l’attuale emergenza e ad attuare, a regime, il piano di cui al superiore punto 3;
7. che si ridiscutano e si riaprano i termini della ristrutturazione e delle modalità di soluzione per i contenziosi ed i pregressi INPS in modo da consentire la fuoriuscita graduale e graduata dalle pendenze, senza prestare il fianco ad alcuna speculazione bancaria, avviando, in pari tempo, la riforma INPS in agricoltura, sempre promessa e mai realizzata.
Gli scopi da raggiungere sono:
1. Potenziamento delle azioni dirette a promuovere, in sede comunitaria, la tutela e la valorizzazione del comparto agricolo – zootecnico;
2. Revisione e ristrutturazione degli Organismi di controllo delle derrate alimentari al loro ingresso sul territorio nazionale;
3. Introduzione o mantenimento della tracciabilità applicata per tutte le produzioni vegetali e animali, in particolare per il grano duro, per tutta la filiera, (produzione, trasformazione e vendita) e su tutto il territorio nazionale, con uguali metodologie e controlli da parte degli Enti preposti in modo che tutti gli operatori agricoli e industriali debbano adottare le stesse linee di comportamento.
4. Revisione del sistema delle sanzioni contro i trasgressori delle norme igienico sanitarie sugli alimenti;
5. Costituzione, con la partecipazione della categoria dei produttori, di un organismo Antitrust per il controllo dei prezzi dei mezzi tecnici usati in agricoltura, di tutti i derivati del grano duro e degli prodotti agro/zootecnici;
6. Adozione di legge Regionale che imponga agli enti pubblici il consumo, nella misura almeno del 50% del fabbisogno, di alimenti prodotti nella regione;
7. Modulazione del dazio sul grano duro d’importazione e sulle sementi di rotazione;
8. Defiscalizzazione totale dei carburanti sia di estrazione fossile che biologica ed agevolazioni fiscali negli acquisti;
9. Erogazione entro l’anno solare dei contributi dovuti per indennità compensative pregresse e attuali; elevazione degli attuali livelli degli aiuti economici relativi a titoli AGEA;
10. Rinegoziazione dei mutui e dei prestiti agrari pendenti;
11. Accesso agevolato al credito;
12. Partecipazione in larga misura della P.A ai costi del sistema tracciabilità alimentare nonchè alle spese relative all’acquisto e alla gestione dei sistemi di riconoscimento animale.
13. Concessione incodizionata alle aziende zootecniche di permessi da parte di amministrazioni ed enti per la realizzazione di cimiteri aziendali per lo smaltimento di carcasse animali, senza oneri né costi relativi ad indagini geologiche né di altro tipo.
14. Snellimento delle procedute dell’iter burocratico delle pratiche agricole e zootecniche ed esenzione degli oneri fiscali ed amministrativi.
15. Proposizione da parte delle Istituzioni di altre eventuali misure anche a carattere alternativo per la risoluzione delle problematiche dell’intero comparto agricolo e zootecnico.
16. Riforma delle Bprse Merci attualmente dominate da azione di lobbing da parte die gruppi industriali.
17. Riforma della PAC con incremento e mantenimento die contributi pubblici a sostegno del reddito da erogare un funzione della produzione ad ettaro e ad UBA anche dopo il 2013.
18. Revisione del PSR con dedfinizione a livello regionale di punteggi di priorità maggiormente attinenti alle realtà produttive esistenti ed in grado di premiare operatori diversi ed innalzamento della percentuale di contribuzione a fondo perduto.