Da stamattina nelle redazioni di tv e quotidiani serpeggia un’inquietudine che potrebbe, presto, trasformarsi in disperazione.
È di oggi infatti l’annuncio che l’Ue vorrebbe abolire l’ora legale.
Una scelta sconsiderata, si pensa negli ambienti giornalistici, perché non terrebbe alcun conto dei danni occupazionali, diretti e indiretti, che si procurerebbero al delicato settore dell’informazione: non solo verrebbe a mancare infatti un semestrale, comodissimo e tradizionale riempitivo per pagine a corto di notizie, ma si renderebbe inutile anche l’esistenza delle rubriche dei “consigli” su come superare lo stress da cambio di orario, nonché il ricco mercato degli “esperti” chiamati a dispensarli.
La Fnsieg sta già pensando a durissime forme di lotta per contrastare l’infelice iniziativa, chiaro sintomo dell’ennesimo attacco alla libertà di stampa.
