A Biella sta per andare in scena il 3° Festival del Viaggio, per “indagare i molteplici significati della parola attraverso mostre, incontri, workshop che interagiscono fra loro“. Un appuntamento e una discussione a cui i giornalisti di Neos daranno un forte contributo.
Si usa dire che l’avvicinamento alla destinazione è non solo parte del viaggio, ma a volte è quella migliore. Non so se sia vero, ma spesso sì.
Aggiungo che un’altra parte importante del viaggio sono i compagni di avventura. Sia quelli che ti scegli, sia quelli che incontri durante, sia perfino quelli che incroci fugacemente e che magari, lasciandoti un segno, ti offrono anche uno spunto decisivo, un’idea, una spigolatura da raccontare.
Nella mia lunga carriera di giornalista di viaggi, ne ho incontrati a decine e a loro devo molto dei miei reportage.
Una categoria speciale dei compagni di viaggio sono poi i colleghi. Quelli con cui hai condiviso, passo dopo passo, molte settimane oppure quelli trovati per caso, con cui hai scambiato appena cinque minuti di chiacchiere.
Fare un salto al Festival del Viaggio di Biella, che si inaugura giovedì 17 novembre e dura fino al 12 gennaio (il programma completo è qui), sarà come partecipare a una sorta di rimpatriata con tutti quei compari che il viaggio con te non sempre l’hanno condiviso fisicamente, ma talvolta solo con lo spirito, la fantasia, il teleobbiettivo, il racconto o la semplice lettura di un articolo. Ovvero, quest’ultimi, i più importanti: anzi i veri interlocutori di un cronista.
Nel nome di quella che, giustamente, è chiamata la “cultura del viaggio“.
E’ per questo motivo che la Neos (l’associazione dei giornalisti odeporici che ho contribuito a fondare nel 1998) ha deciso non solo di essere partner del festival biellese, ma di dare un forte contributo ai suoi contenuti, sia attraverso una mostra fotografica “Sguardi dal Mondo“, con gli scatti dei suoi reporter, sia attraverso la partecipazione diretta dei soci ai due weekend del 18-20 ottobre e del 16 e 17 novembre, dedicati a workshop di scrittura, seminari, presentazioni di libri di viaggio, esperienze e seminari.
E’ un modo per ritrovarsi tra viaggiatori reali e immaginari, tra amici di vecchia data e perfetti sconosciuti, tra firme e lettori nel nome di una passione condivisa, tra nomadi in bici e nomadi appiedati nel solco del “cammino” che accomuna, mescola, talvolta divide e al tempo stesso, per via di quel medesimo solco, costringe a condividere.
Perchè anche le antipatie, come gli amori, a volte fanno parte del viaggio.
Me lo diceva pure, ridacchiando, uno che di viaggi e di antipatie se ne intendeva come Fosco Maraini.
Ci vediamo tutti a Biella, dunque.