Dal 9 al 14 maggio torna, sulle orme della Disfida, la spedizione enogastropodistica del gruppo di giornalisti-gaudenti intitolato all’Artusi: da Gaudiano a Barletta, 120 km in quattro giorni, tra paesaggi, vini, castelli e prodotti di nicchia. E in ricordo di Kyle.
Diciamo che era una spedizione “annunciata” da tempo. O almeno scritta nei rispettivi dna.
Da un lato quello dei Pellegrini Artusiani (qui), il gruppo di una dozzina di giornalisti e di gaudenti che, dal 2011, nel nome di Pellegrino Artusi, padre e unificatore della gastronomia italiana, compie ogni anno un pellegrinaggio a piedi in uno dei tanti giacimenti enogastronomici della penisola, portando con sè un messaggio di conoscenza e di approfondimento. Da un altro la Puglia, per antonomasia uno dei menzionati “giacimenti”, nonchè terra che come forse nessun’altra custodisce un reticolo di eccellenze e di tradizioni diffuse ancor realmente autentiche.
Sullo sfondo, la consueta motivazione culturale ed esplorativa: ripercorrere, sul suolo pugliese, il percorso che nel 1503 i cavalieri italiani e francesi compirono per avvicinarsi al luogo della famosa disfida militare combattuta nella piana tra Andria e Corato, in territorio di Trani, e passata alla storia come Disfida di Barletta. Il che si traduce anche in una sorta di ulteriore disfida storico-campanilistica tra le diverse località interessate, tutta da approfondire. In sede conviviale, va da sè!
Il tutto, naturalmente, pure con l’immancabile “tenzone” finale: un duello nazionalistico all’ultimo calice combattuto tra bottiglie di Nero di Troia e di Tannat.
Torna insomma, quest’anno tra il 9 e il 14 maggio, il Pellegrinaggio Artusiano.
Con un “salto” di oltre 1000 km a separare le Langhe di Clavesana, del Dolcetto e del Dogliani, protagoniste dell’edizione 2013 (memorabile l’approdo finale e innevato alla Biblioteca di Marmora, nelle valli Occitane, del monaco-eremita padre Sergio, vedi qui), dalle ubertose, solatie, mediterranee terre pugliesi, che ospiteranno il gruppo nell’edizione 2014.
La formula è la medesima.
Un gruppo “liquido” di giornalisti, fotografi, opinion maker, appassionati che ruota attorno al gruppo storico creato nel 2011. Con una corona di “pellegrini” anche occasionali (amici, colleghi, produttori, amministratori, vip o semplici curiosi) a camminare insieme ai pellegrini “militanti”. Un percorso rigorosamente pedonale che per vie secondarie si snoda sul territorio rurale toccandone i punti più significativi dal punto di vista enogastronomico, paesaggistico e monumentale. Una serie di incontri cultural-gastronomici in cui, alla fine di ogni tappa, camminatori e stanziali si incontrano. Un blog dedicato (oltre a quelli dei singoli partecipanti) in cui, giorno dopo giorno, ogni pellegrino posta pensieri, racconti, istantanee, annotazioni. E, al termine, un gruppo di persone che, grazie alle ore trascorse lentamente insieme, ha fatto nuove amicizie, migliorato le proprie conoscenze, esplorato nuovi territori, portando con sè qualcosa di cui parlare.
Un’esperienza che non si dimentica, resa possibile dal Movimento Turismo del Vino Puglia (qui), da PugliaPromozione e dalla partnership con il Gal “Le Città di Castel del Monte”.
Purtroppo non sarà con noi Kyle Phillips, pellegrino-fondatore, formidabile giornalista e inimitabile compagno di viaggio. Ora passeggia altrove, più in alto.
Questo pellegrinaggio è dedicato a lui.