di CARLO MACCHI
Lo Scoglietto di Rosignano Marittimo è un must per tutti i gaudenti toscani, ma finora nessun nonno con nipotina al seguito l’aveva mai recensito. Un tenero Macchi colma la lacuna.
Se fare il nonno è una cosa meravigliosa, farlo allo Scoglietto a Rosignano in una calda (ma non troppo) giornata d’estate ti porta direttamente nel nirvana gastronomico.
Non penso di dire niente di nuovo affermando che Claudio Corrieri ha creato non un locale, ma uno dei posti più goduriosi della costa toscana. Siamo circondati da una località di mare anni ‘60 del secolo scorso eppure Lo Scoglietto sembra (anzi, forse è) un’astronave che guarda verso il mare e si lascia alle spalle ogni cosa.
Aperto solo nei mesi primaverili e estivi, ha già avuto milioni di recensioni, ma nessuna dal punto di vista di un nonno con nipotina di 21 mesi al seguito, quindi cerco di rimediare io.
Per prima cosa l’ingresso con il passeggino è comodo e agevole, c’è tanto spazio, sia nella sala “classica” quella coperta dalle stuoie che è sempre benedetta da un vento fresco, che in quella a sinistra, leggermente più “in muratura” ma con grandi finestroni che permettono all’aria di mare di fare il suo lavoro. Tavoli, larghi, ben spaziati e ben apparecchiati ti aspettano, ma riesci appena ad arrivarci perché la nipotina, che ha adocchiato il mare, vuole provarlo.
Nessun problema: lasci tutto al tavolo, prendi la belvetta scatenata e vai in spiaggia, che è tutt’uno col ristorante (non per niente si chiama Lo Scoglietto). Ci sono tanti begli ombrelloni e potresti anche sederti all’ombra ma la nipote punta dritta verso l’acqua e tu devi, nell’arco di un millesimo di secondo toglierle scarpine, maglietta, pantaloncini e pannolino per poi farle incontrare la prima onda. Nel frattempo c’è chi lavora per te: Claudio ti porta un calice di bianco, la nonna e la figlia ordinano il pranzo e tutto si svolge con una calma che ti apre il cuore (in realtà anche lo stomaco visti i buoni odori che girano).
Espletato il “ciaf-ciaf in mare” il tavolo, immerso in una brezza piacevolissima, ti attende. La cucina è puntata sul pesce, con cotture semplici e saporite. Visto che la bambina mangia tutto quello che mangiano mamma e nonni ci buttiamo su piatti classici: spaghetti alle vongole (ma è in questi piatti che si vede la maestria dello chef), calamarata, sauté di cozze e vongole, e per secondo frittura mista. Il servizio è “veloce nella lentezza” nel senso che ha atteso il ritorno dalla spiaggia per far arrivare i primi piatti in tavola. La nipotina agguanta gli spaghetti e, modello idrovora, li succhia che è un piacere, mentre io mi tolgo il cibo di bocca (siete autorizzati a piangere) per dare tutte le vongole del mio sauté alla nipote, che gradisce.
Il piacevole rumore del mare e delle persone in spiaggia (che giunge attutito) permette a Clara di esternare il suo gradimento con una serie di paroda (fusione artigianale tra “parole e grida”) che in qualche locale più attento alla forma sarebbero stati stigmatizzati da occhiate taglienti. Ma qui tutto scorre sui giusti binari, grazie anche ai consigli enoici (non per la nipote, almeno per adesso) che Claudio ti mette in tavola. In effetti allo Scoglietto non solo si beve bene ma si riesce sempre a degustare qualche novità o, ancor meglio, qualche chicca a prezzi veramente convenienti. Del resto quando Lo Scoglietto è chiuso il compito principale di Claudio è girare per cantine, in particolare estere, alla ricerca di vini da proporre.
Nel frattempo il pranzo è andato avanti, infatti la nipotina ci ricorda che a quest’ora lei fa il riposino e quindi, munito di passeggino esco per addormentarla: sarà l’aria di mare, saranno le vongole o le buonissime alici fritte che non ha per niente disprezzato ma l’operazione si svolge nell’arco di un amen e quindi rientriamo al tavolo in pochi minuti, con la bella addormentata che ci lascia concludere in santa pace, grazie a una cassatina e a un buon gelato.
Ormai si sono fatte le 15 e, visto che la dormiente insiste nel dormire, noi ci lasciamo cullare dal venticello e dall’ultimo calice di vino.
Il bello dello Scoglietto è proprio questo! L’ospite può stare a tavola quanto vuole, rilassarsi in spiaggia o in tutti e due i luoghi, senza alcun problema. L’uovo di Colombo dell’ospitalità.
Il conto sarà tranquillo, anzi tranquillissimo: diciamo sui 35/40 euro per due piatti e naturalmente il vino.
Da andarci (con o senza nipote)!
Lo Scoglietto
Via Lungomare Monte Alla Rena 13-15 – 57013 Rosignano Solvay – Rosignano Marittimo (LI)
Tel. 0586 767962 – Cell. 333 7502256 / 335 6653080
info@loscogliettorosignano.it
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